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Marketplaces e digital marketing: un binomio vantaggioso per l’export

Marketplaces, le nuove piattaforme per il commercio online

In questi anni i marketplaces si stanno diffondendo sempre di più nel commercio elettronico e hanno acquisito una grande popolarità. Questo è dovuto a due fattori principali: hanno rivoluzionato il modo di vendere e acquistare prodotti e offrono diversi vantaggi sia ai venditori che agli acquirenti.

Marketplaces: che cosa sono

I marketplaces sono piattaforme che riuniscono venditori e acquirenti di prodotti e servizi. Sono simili a dei grandi centri commerciali online, dove è possibile trovare un’ampia varietà di articoli, appartenenti a diversi marchi e categorie. Sono esempi di Marketplaces Amazon ed eBay.

Negli anni i marketplaces stanno acquisendo sempre più importanza, sia tra venditori che tra i consumatori. Questa tendenza è dovuta a diversi fattori:

  • crescita del commercio elettronico;
  • diffusione di internet e degli smartphone;
  • aumento dell’attenzione dei consumatori rispetto alla convenienza.

Gran parte del potenziale dei marketplace è ancora da scoprire: non solo è possibile utilizzarli per la vendita e l’acquisto di prodotti, ma è possibile sfruttarne la visibilità a proprio vantaggio!

Classificazione dei marketplaces

Quello dei marketplaces è un universo molto ampio e in continua trasformazione, per questo a volte può risultare difficile individuare le diverse tipologie. È possibile classificare i marketplaces secondo diversi criteri. Per quanto riguarda le dinamiche tecniche si distinguono due categorie:

  • marketplaces aperti;
  • marketplaces chiusi;

Per marketplace aperto si intende una piattaforma che permette al venditore di iscriversi e caricare in autonomia i propri prodotti. Questa possibilità è però offerta dai marketplaces più grandi e strutturati come Amazon, eBay, Etsy ed altri. D’altra parte, i marketplaces chiusi sono piattaforme scelte dai venditori con cui stabiliscono contratti con termini e condizioni variabili e trattabili.

Un’altra possibile distinzione fa riferimento al fatto che in alcuni casi la piattaforma è solo un mercato di compravendita, ad esempio eBay. In altri casi, come per Amazon, il marketplace stesso è un merchant e quindi un potenziale competitor.

È possibile operare una terza distinzione rispetto ai modelli di business verso cui ciascun marketplace è orientato:

  • C2C: customer to customer ovvero da cliente finale a cliente finale. Un esempio di questo tipo di marketplace sono le piattaforme dedicate ai prodotti di seconda mano;
  • B2B: business to business, da azienda ad azienda. È un segmento in continua crescita con buoni margini di sviluppo;
  • B2C: business to customer, da azienda a cliente finale. Si tratta della fascia più numerosa di marketplaces.

Infine, riguardo alla disponibilità di prodotti alcuni marketplaces sono generalisti o orizzontali, propongono cioè prodotti di molteplici categorie. Altri invece, sono verticali ovvero focalizzati su un tipo di prodotto o categoria.

marketplaces digital4export

Come funzionano i marketplaces

Una volta chiarito cosa si intende con marketplace e in che modo è possibile classificarli, capiamo come funzionano.

Al contrario della classificazione, capire il funzionamento dei marketplaces è piuttosto semplice. Il venditore crea un account sul sito web del marketplace nel quale inserisce i propri prodotti e servizi, abbinati a informazioni e prezzi. Gli acquirenti dall’altra parte cercano il prodotto che desiderano acquistare, lo selezionano e lo pagano direttamente attraverso la piattaforma.

Ma dove sta il guadagno del marketplace?

Per ogni transazione, il marketplace guadagna una commissione, che varia a seconda di diversi fattori:

  • tipologia di prodotto;
  • prezzo;
  • volume di vendite;
  • politiche del sito.

Perché un marketplace funzioni, deve raggiunger due obiettivi:

  • attrarre un numero elevato di utenti: deve generare un numero elevato di visite alla piattaforma e di traffico interno, così da poter fornire ai venditori buone possibilità di vendita a nuovi potenziali clienti;
  • attrarre un numero sufficiente di venditori: deve riuscire ad attrarre un numero sufficiente di venditori che scelgono la piattaforma per vendere i loro prodotti. In questo modo il marketplace ha la possibilità di offrire un catalogo ampio, risultando quindi d’interesse per un gran numero di utenti.
  • ricerca di nuovi buyer su database Dun&Bradstreet; 
  • visite di fiere e contatti esistenti; 
  • creazione di short company profile in lingua; 
  • iscrizione e gestione di piattaforme e marketplace specifiche per il settore di riferimento. 

I vantaggi dei marketplaces coinvolgono tutti

I vantaggi che derivano dalla vendita online di prodotti attraverso i marketplaces sono molteplici. Dal punto di vista strategico:

  • il marketplace è una piattaforma già presente online e già conosciuta dagli utenti questo è già di per sé un punto di forza, poiché gode ogni giorno di un traffico elevato sul sito web. Questa caratteristica può offrirti una maggiore visibilità presso potenziali clienti, permettendo di raggiungere un pubblico vasto, difficilmente raggiungibile con un e-commerce;
  • nei marketplaces le commissioni vengono trattenute solo a fronte della vendita. Questo significa che non viene richiesto di anticipare soldi, si paga solo dopo aver guadagnato;
  • i marketplaces offrono la possibilità di usufruire del sistema di marketing e posizionamento. Questo fattore in genere fa la differenza: i prodotti venduti attraverso i marketplaces vengono trovati più facilmente su Google, grazie all’autorevolezza che il dominio del marketplace ha raggiunto nei motori di ricerca;
  • attraverso i marketplaces è possibile usufruire di un sistema di internazionalizzazione piuttosto agevolato. In alcuni casi, come ad esempio su Amazon, avverrà in modo quasi automatico la conversione del catalogo in altri mercati e lingue;
  • il marketplace è la miglior palestra per iniziare la vendita online. Grazie al marketplace è possibile approcciare la vendita online in modo semplice, rapido e senza investimenti iniziali;

I vantaggi derivanti dai marketplaces come abbiamo visto sono molteplici e non coinvolgono solo il venditore. Anche gli acquirenti traggono diversi benefici dai marketplaces, ad esempio:

  • possibilità di scegliere tra una vasta gamma di prodotti;
  • possibilità di confrontare prezzi e recensioni;
  • sicurezza delle transazioni;
  • servizi di spedizione rapida e tracciabilità degli ordini;
  • resi e rimborsi garantiti;
  • assistenza clienti 24 ore su 24.

Differenze tra marketplace ed e-commerce

Potrebbe succedere di confondere i marketplaces con l’e-commerce tradizionale. In realtà ci sono alcune differenze sostanziali tra questi due tipologie di vendita online.

  • L’e-commerce si basa sulla creazione di un sito web di proprietà dell’azienda. La vendita di prodotti e servizi avviene direttamente al cliente finale, senza intermediari. Il titolare gestisce ogni aspetto del negozio online: dal magazzino alla gestione degli ordini, fino alle spedizioni;
  • i marketplace non richiedono di creare un proprio sito web, ma consentono alle aziende di accedere ad una piattaforma già creata, pubblicata e frequentata da un elevato numero di utenti. Le attività di gestione delle spedizioni e del servizio clienti sono spesso gestite dal marketplace, liberando il venditore dell’onere.

I 6 marketplace più famosi al mondo

Senza ombra di dubbio quando si pensa ai marketplaces il primo che viene in mente è Amazon, non a caso si tratta di uno dei marketplace principali se non il più famoso. La popolarità di un marketplace però è strettamente legata al luogo geografico in cui ci si trova. Vediamo di seguito quali sono i marketplaces più famosi nel mondo:

  1. Amazon: si tratta di una delle più grandi aziende del modo. La sua piattaforma ha giocato un ruolo chiave nella rivoluzione del commercio elettronico. Oggi è considerato il leader dei marketplaces, nonostante non sia ancora riuscito a penetrare il mercato cinese.
  2. eBay: è uno dei primi siti di vendita di prodotti. Viene considerato un sito di aste online, anche se negli ultimi anni si è evoluto permettendo diverse forme di compravendita.
  3. Alibaba: offre numerose soluzioni oltre la compravendita, dal motore di ricerca al cloud computing. Lo scopo di Alibaba è quello di connettere produttori cinesi con compratori stranieri. Alibaba ha diverse proprietà di cui:
    • TAOBAO: è il sito Web tra i 20 siti più visitati al mondo;
    • Aliexpress: offre un servizio di vendita al dettaglio per compratori europei;
    • Tmall: sito e-commerce cinese per brand e rivenditori.
  1. Etsy: è un marketplace che mette in contatto persone alla ricerca di prodotti unici con venditori indipendenti di tutti il mondo. Su Etsy si ha la possibilità di scegliere tra milioni di articoli fatti a mano, vintage, o appartenenti alla categoria dei materiali per creare, realizzati e scelti da milioni di venditori indipendenti.
  2. JD.com: è il secondo marketplace cinese più visitato dopo Taobao. Offre un’organizzazione super efficiente, tempi di consegna brevi e prezzi vantaggiosi. Tutte queste caratteristiche lo rendono del tutto assimilabile ad Amazon, con il quale il colosso cinese vuole competere sul terreno europeo. JD.com ha infatti investito in Europa oltre 2 miliardi di euro.
  3. Mercado libre: è la piattaforma leader in Sud America. Offre la possibilità di vendere e acquistare beni sia nuovi che usati, servizi e funzionalità varie.
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Le grandi opportunità offerte dai marketplaces in Europa

Secondo le stime di Statista la maggior parte delle persone che vivono in Europa sono utenti di Internet. Il tasso di penetrazione internet nell’Unione Europea (UE) è pari a circa il 90%.

Il mercato europeo è in forte crescita, con un potenziale enorme per i marketplaces dovuto all’alto tasso di penetrazione Internet. Si prevede infatti, che il numero di utenti di Internet in questa regione raggiungerà i 211 milioni entro il 2027. I territori in cui il tasso di penetrazione Internet è più alto corrispondono ai mercati più interessanti dell’Europa: si tratta di Germania e Francia, dove oltre il 90% della popolazione si trova su Internet.

Ma quali sono i principali marketplaces in Europa?

Nei territori dell’Europa meridionale troviamo al primo posto Amazon, seguito da Aliexpress ed eBay. Stanno acquistando popolarità anche marketplaces dedicati all’arredo e al giardino, in particolare Leroymerlin che rientra nella top five di Francia e Spagna.

In Europa settentrionale troviamo come marketplaces più frequentati Amazon ed eBay, ma rientrano nella top five anche altri marketplaces come:

  • Aliexpress;
  • Temu;
  • Blocket;
  • Zalando;
  • Dechatlon;

Infine, in Est Europa non vediamo più il colosso Amazon al primo posto bensì ai primi posti compaiono:

  1. Allegro;
  2. Olx;
  3. Emag;
  4. Decathlon;
  5. Heureka

I 3 criteri di scelta per il marketplace giusto

Prima di iniziare a vendere su un marketplace bisogna capire quale scegliere, in base alle caratteristiche che sono vantaggiose per l’azienda. Per prima cosa, quindi, bisognerà scartare tutte le opzioni inutili per il business, in modo tale da ridurre la grande lista dei marketplaces e focalizzarsi su quelle che potrebbero ospitare il catalogo dei prodotti.

Successivamente bisogna definire le priorità, delineando chiaramente gli obiettivi da raggiungere. Questo passaggio è importantissimo: impostare una microstrategia sarà indispensabile per la scelta del marketplace giusto. Questo permetterà di risparmiare tempo e di raggiungere in fretta le vendite. Gli obiettivi da raggiungere potrebbero essere:

  • internazionalizzazione;
  • posizionamento del marchio;
  • acquisizione di nuovi clienti.

Infine, l’ultimo criterio di scelta del marketplace è la coerenza di valori. Filtrare i marketplace permette non solo di arrivare ad avere una lista ristretta tra cui scegliere, ma anche a piattaforme in linea con i valori del business.

Gli elementi essenziali per vendere sui marketplaces

Disporre di uno starter kit per prepararsi alla vendita sui marketplaces risulta fondamentale per l’azienda. Per starter kit si intende una dotazione di materiali di partenza utili sempre e in qualunque situazione. Per questo motivo vale la pena spendere un po’ più di tempo per prepararli. Ecco di seguito una lista di materiali standard:

  • immagini e video dei prodotti;
  • listino con i dati prodotto;
  • parole chiave;
  • categorie;
  • profilo aziendale.

Dopo aver creato questo pacchetto sarà possibile caricare i propri prodotti in tutti i marketplaces sia aperti che chiusi, anche e soprattutto fuori dai confini nazionali.

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